Due casi di falsi positivi, emersi solo alla fine dei controlli, hanno fatto scattare lo stop alle visite in un reparto rsa della Fondazione Elisabetta Germani, alla fine della scorsa settimana, per un paio di giorni. Alla fine tutto si è risolto per il meglio, non essendovi stato in realtà alcun caso di positività al Covid-19. Ci spiega come è andata il direttore generale della Fondazione, Ivan Scaratti: “Effettuiamo regolarmente screening interni alla struttura, come è previsto, e venerdì è emersa la presunta positività di due operatrici di un nucleo della rsa, peraltro entrambe vaccinate. A quel punto vanno seguiti dei precisi protocolli richiesti dalla Ats, con le verifiche sul personale di quel settore e sugli ospiti. Nel frattempo abbiamo dovuto necessariamente bloccare le visite dei parenti, com’è previsto in questi casi.”

La Fondazione ha avvertito tutti i congiunti. “Abbiamo seguito scrupolosamente tutto quello che è previsto, anche perché il nostro direttore sanitario Isabella Salimbeni è estremamente rigoroso e puntiglioso, a mio avviso giustamente. Le due operatrici sono state sottoposte a tampone per due volte consecutive, come previsto, e in entrambi i casi l’esito è stato negativo. Alla fine delle verifiche effettuate è emerso che si era trattato di due falsi positivi, un falso allarme insomma”. Può succedere, a volte, con gli strumenti; è fastidioso, perché determina disagi, ma alla fine è stato possibile tirare un sospiro di sollievo.

“Indubbiamente in casi come questi si possono generare dei problemi come la sospensione delle visite – commenta Scaratti – però non possiamo comportarci in un modo diverso, a tutela di tutti. Aggiungo che eravamo piuttosto tranquilli proprio perché il nostro personale e anche gli ospiti sono vaccinati e da quando i vaccini sono stati fatti a tutti la situazione è decisamente cambiata rispetto allo scorso anno, quando eravamo disarmati di fronte al virus”. Insomma una vicenda iniziata con un po’ di inevitabili timori che si è conclusa bene per tutti, a partire dalle operatrici.

 

da La Provincia del 29/07/2021