Addio a Generali, ex direttrice della Germani – Il profondo cordoglio della Fondazione di Cingia de’ Botti dove la dirigente lavorò per 33 anni

Ha suscitato un profondo cordoglio la scomparsa, avvenuta ieri, di Marina Generali, 61 anni, ex direttore generale della Fondazione Elisabetta Germani di Cingia de’ Botti, per 33 anni al servizio dell’ente. Mercoledì 9 settembre dello scorso anno si tenne una cerimonia per il suo saluto e il passaggio di consegne all’attuale direttore generale Ivan Scaratti, nella cappella della Fondazione con la messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, presidente dell’ente, affiancato dal vicario generale della Diocesi don Massimo Calvi, da don Ettore Conti, don Marco Genzini e don Giampaolo Mauri, l’ex cappellano. Monsignor Napolioni aveva usato parole di grande elogio e affetto per la Generali, così come il presidente Riccardo Piccioni e il sindaco Fabio Rossi.

Laureata con lode in Giurisprudenza a Pavia, specializzazione in diritto del lavoro a parma, pure con lode, diversi master tra Università di Bologna, Bocconi, Statale di Milano, dal 1987 la Generali fu vicedirettore amministrativo fino al 1991, poi direttore amministrativo fino al 2003, poi direttore generale. Dopo tre anni come direttore amministrativo all’Azienda sanitaria locale, primo direttore generale della Pace di Cremona, docente in corsi di formazione e all’Università di Brescia.

“Grande capacità innovativa, doti umane, personalità. Ha portato la fondazione a ottenere giudizi lusinghieri”, disse il presidente. “Una dirigente preparata, qualità non scontata, determinata, lungimirante”, commentò Rossi. Enrico Marsella, componente del cda disse: “Il ringraziamento alla dottoressa Generali è di tutti, e non sarà mai sufficiente, per quanto ha saputo fare, attraversando i vari cambiamenti, trovando soluzioni sempre innovative”. Lei si commosse per le parole di stima spese nei suoi confronti. “In questi anni – disse – sono cresciuta come professionista e come persona. Sono convinta di aver fatto le scelte giuste per la fondazione, anche se a volte sono stata dura, poco diplomatica, diretta, cercando però di non mancare di rispetto nei confronti delle persone. Le relazioni sono la vera ricchezza, abbiatene cura sempre”.  La Generali ormai da anni lottava con la malattia, sempre con la massima dignità. Purtroppo non è riuscita a superare l’ultima battaglia. Piccioni manifesta le condoglianze della Fondazione: “La dottoressa Generali era una grande professionista, molto attenta al funzionamento dell’ente e contemporaneamente all’interesse dei residenti”.

da La Provincia del 23/12/2021