Crescono gli operatori sanitari e socio-sanitari della nostra Fondazione che hanno acquisito il metodo internazionale Person Centred Care. Si è concluso, infatti, il percorso formativo Best Practice in Dementia Care©, certificato dal Royal College of Nursing e sviluppato per la prima volta nel 2007 dal Dementia Service Development Centre (DSDC) dell’Università di Stirling, in Scozia. In otto hanno ottenuto l’attestato e si aggiungono ai cinque facilitatori, professionisti (Medico Geriatra, Coordinatori di Nucleo, OSS e Educatrice) in grado di guidare colleghi e collaboratori nelle pratiche di cura Person Centred. Altri otto stanno stanno terminando il percorso.

Enrica Sudati, infermiera e coordinatrice in due nostre Rsa, e Irina Toader, Oss presso il Nucleo Alzheimer, sono due delle nostre facilitatrici del Person Centred Care, modello di cura eco-bio-psico-sociale basato sulle evidenze, che si fonda sulla valorizzazione dell’unicità e della diversità della persona, la promozione di relazioni significative e supportive durante l’assistenza e la massimizzazione delle capacità e abilità di ogni individuo.

“Questo approccio – ha detto Enrica – ha cambiato la nostra visione dell’assistenza, ci ha permesso di modificare la prospettiva e di vedere come le persone vivono l’ingresso e la vita nella nostra struttura dal loro punto di vista. Anche per i nostri residenti è stato un cambiamento: si sentono più capiti e più coinvolti nell’assistenza“. “Si tratta di un approccio che ti dà spunti sulla demenza che da solo non riusciresti a cogliere – il commento di Irina – Con l’applicazione del metodo nel reparto, siamo riusciti a capire meglio tanti stati d’animo dei nostri residenti”.

Il Best Practice in Dementia Care Learning Course è stato erogato all’interno della struttura da un professionista, appartenente al gruppo FocosArgento, e dai cinque professionisti facilitatori, generatori di un percorso a cascata di studio e formazione, attraverso l’incoraggiamento dei colleghi a riflettere sulle pratiche di cura Person Centred, l’aiuto a raggiungere gli obiettivi di apprendimento e il sostegno nel collegare le nuove conoscenze al proprio ruolo.

I colleghi che si sono formati a questo approccio sono stati molto soddisfatti e interessati anche al metodo di studio che ti porta a riflettere sul tuo modo di lavorare”, continua Enrica.

Sia i cinque Facilitatori che gli otto partecipanti discenti hanno avuto modo durante questo percorso non solo di ampliare le proprie conoscenze teoriche e tecniche per costruire un Progetto di vita realmente centrato sull’individuo, ma soprattutto di riflettere sul proprio operato quotidiano, agendo attivamente per cambiare le pratiche di cura, mantenendo sempre chiaro l’obiettivo: il benessere e la qualità della vita delle persone con demenza, massimizzando le loro potenzialità e riducendo al minimo le disabilitazioni derivanti dalla malattia.

“Nella mia esperienza professionale, è la prima volta che mi propongono di formarmi a questo metodo europeo e questa possibilità mi consente anche di arricchire il mio bagaglio di conoscenze e competenze, il mio curriculum”, conclude Enrica.