Quando qualche nota al pianoforte riesce a strappare una lacrima di commozione significa che quella melodia ha un valore straordinario. Ed è stato proprio così, giovedì 15 giugno in occasione della presentazione del progetto di Musicoterapia del Nucleo Madre Fiordalisa piano terra e del Centro Diurno SerenaMENTE della Fondazione.

Un progetto che nasce dalla dottoressa Annalisa Losacco, musicoterapista e coordinatrice AIMA Cremona, con la collaborazione di tutta l’équipe del Centro Diurno e del Nucleo Alzheimer.

«Il tema erano i cinque sensi» racconta Debora, educatrice del Centro Diurno.

«L’attività è iniziata con l’allestimento degli ambienti, con la creazione di pannelli fotografici della nostra piccola mostra… In pratica con il progetto di musicoterapia abbiamo trovato il modo di stimolare tutti i cinque sensi. Nella preparazione abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile i residenti. Volevamo che fosse un momento importante e grazie alla collaborazione di Annalisa anche i residenti del Nucleo Alzheimer hanno partecipato per esempio stirando le tovaglie per i tavoli»

Nemmeno trucco e parrucco sono stati lasciati al caso: l’abbigliamento doveva essere quello dei giorni di festa e accompagnato dai gioielli più belli.

Il progetto, che coinvolge educatori e fisioterapisti, è stato introdotto dal Direttore Sanitario dott.ssa Salimbeni e presentato con la proiezione di materiali fotografici, audio e video dei partecipanti. «Oggi è stato un lavoro di squadra, anche i manutentori della Fondazione ci hanno dato una grossa mano!»

L’esibizione di Osvaldo ha poi lasciato un segno profondo. La sua voce di tenore corista che un tempo ha accompagnato Maria Callas nei teatri più importanti come La Scala di Milano è arrivata al cuore di tutti i presenti. 

Come ai vecchi tempi, Osvaldo era «emozionato, elettrizzato. Era una vita che non si esibiva e per lui è stato molto importante. Alla fine era soddisfatto e contento!» Il piano di Michele Bolzoni e la voce di Annalisa Losacco hanno accompagnato il canto di Osvaldo arricchendo di emozione un momento che ha fatto commuovere chi ha avuto la fortuna di esserci. 

«La sua è una storia pazzesca che merita di essere raccontata!»

Non solo musica è un progetto che ha coinvolto due Nuclei della Fondazione e che è stato realizzato grazie alla collaborazione e agli sforzi di diverse professionalità. 

Il bilancio di questa esperienza è riassunto nel messaggio di Debora.

«Ti scrivo una mia riflessione in merito: è stato davvero emozionante vedere i nostri anziani poter rivivere certe esperienze personali e sorprendersi di essere ancora in grado di farle. È veramente impagabile. È ciò che amo del mio lavoro»