Nella splendida cornice di Cascina Colombarone, presso la casa della ODV Osvaldo Marcotti, si è svolto il convegno “Innovazioni, buone pratiche ed interconnessioni nel percorso di cura della Persona con Malattia di Alzheimer” per celebrare la XXX Giornata Mondiale dell’Alzheimer.

In questa occasione, il professor Stefano Govoni ha proposto un intervento dal titolo “Innovazione e personalizzazione della terapia”.

Stefano Govoni, professore ordinario di Farmacologia dell’Università di Pavia, ha ricordato i passi avanti compiuti dalla ricerca, nell’ambito sia della diagnosi precoce (biomarcatori) sia delle terapie farmacologiche (farmaci anti-amiloide), ma ha affermato la necessità di ulteriori studi che chiariscano tutti gli aspetti dei complessi meccanismi all’origine della malattia. Allo stesso tempo, ha esortato ad un utilizzo più esteso e duraturo dei farmaci già a nostra disposizione sia “vecchi” che “nuovi” (anticorpi monoclonali).

Il professor Govoni ha enfatizzato il ruolo dell’ambiente sull’andamento della malattia, sottolineando l’importanza della personalizzazione delle terapie: l’attenzione alla persona è un’innovazione in sé e anche piccoli gesti possono avere un impatto significativo.

«La ricerca sull’Alzheimer è un viaggio in continua evoluzione, dove ogni passo avanti porta con sé la speranza di un futuro più luminoso per coloro che affrontano questa patologia»

Le slides presentate dal prof. Govoni sono disponibili qui