Il Lions Club Cremona Europea e il Lions Club Cremona Duomo, accogliendo la richiesta avanzata dalle residenti del nucleo Alzheimer Madre Fiordalisa della Fondazione Germani di Cingia de’ Botti, l’hanno concretizzata in un service reso possibile anche grazie alla generosità del pittore cremonese Giorgio Mori, che ha messo a disposizione un suo quadro. Il service è stato consegnato al direttore generale Marina Generali e al direttore sanitario Isabella Salimbeni da una delegazione dei due club, composta dalle presidenti Clelia Salimbeni e Mariella Morandi, da Nadia Bragalini e Francesca Scotti del Lions Europea e da Giovanna Mondini del Lions Duomo. All’incontro erano presenti anche il coordinatore d’area della Fondazione, Michele Merlini e la coordinatrice di nucleo, Patrizia Villa. La donazione servirà per la realizzazione di una cucina terapeutica ad uso delle persone accolte in regime residenziale all’interno del nucleo. Come ha spiegato la dottoressa Salimbeni, geriatra, l’Alzheimer colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini, ha un’incidenza molto elevata anche a Cremona e provincia e spesso la famiglia è costretta a ricorrere all’istituzionalizzazione del proprio caro per carenza di reti sociali. Primario obiettivo dell’equipe curante multidisciplinare, composta, oltre che da personale assistenziale formato, dalla terapista occupazionale Serena Lupi, dallo psicologo Federico Pedrabissi e dalla fisioterapista Karen Ferrari, è l’applicazione di un metodo di cura e assistenza che metta al centro la persona e che miri a ricreare un ambiente simile a quello di casa. I residenti durante la giornata seguono ritmi scanditi dalle loro abitudini e trascorrono il loro tempo in modo attivo e significativo, dedicandosi ad attività di tipo occupazionale e di vita quotidiana. Questo permette di lavorare sulla memoria esperienzale mantenendo il più a lungo possibile le capacità cognitive, motorie e funzionali e, in quest’ottica, avere a disposizione una cucina che possa essere utilizzata dai residenti, insieme agli operatori è di estrema importanza.

 

da La Provincia del 13 gennaio 2019