Il terzo intervento del convegno organizzato dalla Fondazione Germani in occasione della XXX Giornata Mondiale dell’Alzheimer è stato tenuto dal professor Andrea Rotolo, Associate Professor of Practice di Government, Health & Not for Profit presso la SDA Bocconi School of Management.

La relazione di Rotolo ha approfondito “Il ruolo dell’innovazione tecnologica dei servizi di welfare”, partendo da una fotografia della situazione prima della pandemia.

Nel periodo pre-pandemico, infatti, la tecnologia si collocava in uno scenario caratterizzato da un tasso di persone anziane non autosufficienti prese in carico dai servizi pubblici pari al 25-30 % (7% in RSA) . Le risorse dedicate al welfare erano stabili o in decrescita ma di pari passo aumentavano i bisogni, cosi come le famiglie sempre più frammentate che si facevano carico dei propri cari con costi sia diretti che indiretti che si avvicinano ai 30.000 € all’anno.

Le innovazioni digitali si introducono nelle organizzazioni quando è presente un orientamento strategico aziendale, una disponibilità di risorse e una volontà di ricercare efficientamento.
La tecnologia deve essere quindi essere inquadrata come uno strumento per la cura delle demenze e non come la soluzione per risolvere tutti problemi. In questo modo, utilizzata correttamente, può realmente produrre dei benefici:
– migliorare la modalità di lavoro ed incentivare la creatività;
– migliorare la qualità delle cure;
– migliorare la comunicazione tra i diversi stakeholder;
– facilitare le organizzazioni a prendere decisioni;
– produrre impatti economici positivi ma sul medio-lungo periodo.

Le slides presentate dal prof. Rotolo sono disponibili qui