CINGIA DE’ BOTTI Fondi di incentivazione e riconoscimento di premi ai dipendenti della Fondazione Elisabetta Germani. Questo l’esito del primo di una serie di incontri, tra amministrazione e rappresentanti dei lavoratori dell’ente cingese. Glovedì, in particolare, erano presenti il presidente Riccardo Piccioni, il direttore generale Ivan Scaratti, la responsabile dell’ufficio personale Roberta Scotti e, per i sindacati, Roberto Dusi (Cisl- Fpl), Maricla Manirtini (Uil-Fp), le Rsu Loredana Baronio e Corrado Pedrazzani della Cgil e Isa Peri della Cisl.

Nonostante il difficile periodo emergenziale che coinvolge anche gli aspetti economici dell’ente in modo significativo, a causa delle maggiori spese sostenute – dispositivi di protezione individuale e altri interventi per garantire la sicurezza ai residenti ed operatori – e posti letto ancora da occupare, il consiglio di ammini­strazione della Fondazione ha stanziato, nelle sedute del 9 settembre e del 14 ottobre, dei fondi per riconoscere il lavoro svolto con grande abnegazione dagli operatori in questi mesi di pandemia. “Operatori – sottolinea il direttore generale –  che hanno sempre continuato ad essere in prima linea con de­terminazione e dedizione, ga­rantendo un alto livello di assistenza e cura nonché umanità e vicinanza psicologica ai residenti della Fondazione e ai loro famigliari e agli utenti del do­miciliare; che hanno saputo fare lavoro di squadra e dimo­strato anche flessibilità nell’adattarsi ad una situazione in continua evoluzione ed alle modifiche organizzative da adottare”.

Le decisioni del cda inserite nell’accordo sono di varia natura. Prevista la erogazione del fondo di sistema per tutti i dipendenti. Verrà riconosciuto un ulteriore fondo “Covid” come misura premiante per la gestione del periodo di pandemia.

Si è previsto, annuncia il dottor Scaratti, di “strutturare in via definitiva una indennità di chiamata per gli operatori che rientrano in servizio per sostituire colleghi assenti per varie ragioni”. Un’ulteriore misura a sostegno dei lavoratori era già stata presa dal cda nel mese dl giugno quando aveva deciso di integrare il 20% dello stipendio per i lavoratori (pochissimi giorni a testa) che nei mesi scorsi hanno usufruito del Fondo integrazione salariale garantendo quindi comunque la corresponsione dello stipendio pieno. Le parti hanno quindi trovato in pieno accordo e concordato già ulteriori incontri per definire insieme i criteri per la ripartizione delle risorse economiche stanziate. D.B.

da La Provincia del 25/10/2020